Dopo un inizio disastroso di campionato per il Tuttocuoio, con un barlume di luce con due pareggi nelle ultime due partite,.la presidente Paola Coia ha deciso di rispondere alle critiche e agli attacchi alla sua persona, con una nota che pubblichiamo integralmente, dove emerge la sua delusione e il suo disappunto:
“Allorquando ho iniziato la trattativa per la acquisizione del Tuttocuoio nessun segnale mi è pervenuto circa il possibile interesse da parte di alcuno del luogo.
Una trattativa, lo voglio ricordare, prolungata nel tempo e portata avanti alla luce del sole; eppure nessun segnale di interesse da parte di qualcuno per intervenire nel salvataggio della società che rischiava di cessare di esistere.
Ho portato avanti e definito quella trattativa ponendo in essere una scommessa per prima con me stessa: assumere le redini di una società allo sbando ed in drammatiche condizioni finanziarie e riuscire negli anni a portarla in una situazione di tranquillità per riprendere un percorso, anche sportivo, che la vedesse riacquisire ossigeno, stabilità posizioni nel calcio nazionale che fossero degne del proprio blasone.
Sono oramai al terzo anno di questa avventura e devo registrare ancora una volta da parte di alcuni scriteriati un attacco vergognoso nei confronti della mia persona.
Ringrazio chi (e pochi non sono) mi sta ancora accanto incitandomi ed incoraggiandomi anche in questi momenti certo non facili, ma sono stanca di sentirmi sempre vigliaccamente attaccata da parte di chi ha saputo sempre in questo triennio solo gettare veleno e calunnie sulla mia persona e, ancor peggio, sulla società, sui dirigenti e sugli atleti.
Ma a questo punto dico BASTA!
Se qualcuno è interessato alla società TUTTOCUOIO si faccia pure avanti tranquillamente; non ho nessun problema nel sedermi a tavolino e discutere della possibile cessione. Ma se, come credo, nessuno si farà avanti, allora per favore la si smetta di criticare solo per il gusto di criticare e gettare fango su chi ha, in definitiva, preso una società sull’orlo – e forse anche al di là – del fallimento e l’ ha comunque mantenuta nella categoria in cui l’ ha trovata!
Se poi l’obiettivo finale è soltanto quello decretare la “morte” del Tuttocuoio si abbia il coraggio di uscire allo scoperto e di assumersi le proprie responsabilità.
Io, in tutto il periodo di questa entusiasmante esperienza, ho sempre messo direttamente la mia faccia assumendomi per intero le mie responsabilità. Si abbia il coraggio di fare altrettanto!
giornate due soli punti frutto di altrettanti pareggi nelle ultime due uscite dopo sei sconfitte consecutive registrano un momento negativo per il Tuttocuoio e per la presidente Paola Coia che criticata
Allorquando ho iniziato la trattativa per la acquisizione del Tuttocuoio nessun segnale mi è pervenuto circa il possibile interesse da parte di alcuno del luogo.
Una trattativa, lo voglio ricordare, prolungata nel tempo e portata avanti alla luce del sole; eppure nessun segnale di interesse da parte di qualcuno per intervenire nel salvataggio della società che rischiava di cessare di esistere.
Ho portato avanti e definito quella trattativa ponendo in essere una scommessa per prima con me stessa: assumere le redini di una società allo sbando ed in drammatiche condizioni finanziarie e riuscire negli anni a portarla in una situazione di tranquillità per riprendere un percorso, anche sportivo, che la vedesse riacquisire ossigeno, stabilità posizioni nel calcio nazionale che fossero degne del proprio blasone.
Sono oramai al terzo anno di questa avventura e devo registrare ancora una volta da parte di alcuni scriteriati un attacco vergognoso nei confronti della mia persona.
Ringrazio chi (e pochi non sono) mi sta ancora accanto incitandomi ed incoraggiandomi anche in questi momenti certo non facili, ma sono stanca di sentirmi sempre vigliaccamente attaccata da parte di chi ha saputo sempre in questo triennio solo gettare veleno e calunnie sulla mia persona e, ancor peggio, sulla società, sui dirigenti e sugli atleti.
Ma a questo punto dico BASTA!
Se qualcuno è interessato alla società TUTTOCUOIO si faccia pure avanti tranquillamente; non ho nessun problema nel sedermi a tavolino e discutere della possibile cessione. Ma se, come credo, nessuno si farà avanti, allora per favore la si smetta di criticare solo per il gusto di criticare e gettare fango su chi ha, in definitiva, preso una società sull’orlo – e forse anche al di là – del fallimento e l’ ha comunque mantenuta nella categoria in cui l’ ha trovata!
Se poi l’obiettivo finale è soltanto quello decretare la “morte” del Tuttocuoio si abbia il coraggio di uscire allo scoperto e di assumersi le proprie responsabilità.
Io, in tutto il periodo di questa entusiasmante esperienza, ho sempre messo direttamente la mia faccia assumendomi per intero le mie responsabilità. Si abbia il coraggio di fare altrettanto!”