“No. Non c’è nessun segreto, solo l’armonia. Il primato è la dimostrazione di un gruppo unito nel quale non ci sono prime donne, ma tutti remano verso un obiettivo. Ci aiutiamo vicendevolmente, non c’è quella pressione assillante di fare risultato. Si respira entusiasmo anche in società”.
Testo e musica di Gabriele Falchini, classe 1986, attaccante, da quattro stagioni, di un Real Forte Querceta che domenica è salito in vetta alla classifica a fianco di Casale e Caronnese dopo il raid di Ligorna. “Siamo contenti – continua il bomber livornese – anche nell’ultimo turno avevamo un compito non semplice, ma siamo riusciti a vincere su un terreno difficile in sintetico, sotto la pioggia, di dimensioni piccole dove i liguri basano la loro forza. Il cammino di questo spezzone di campionato è più che positivo anche se resta il rammarico di due partite dove abbiamo giocato bene ma uscendo sconfitti. Quella con il Chieri dove abbiamo perso all’85’ e soprattutto quella con la Sanremese in casa dove agli ospiti è stato concesso un rigore inesistente. Ma, ripeto il cammino è più che positivo e va oltre le aspettative”.
Quali sono gli obiettivi?
“E’ quello di fare bene. Siamo fiduciosi di poter puntare alla zona payoff anche se sarà difficile perché ci sono squadre come Prato, Chieri, Caronnese, Sanremese, Casale e Lucchese che hanno organici di alto spessore, però quello che ci sta dicendo finora il campionato è che il girone è equilibrato. Noi siamo consapevole della nostra forza e come dicevo prima giochiamo senza patemi. Mister Amoroso prepara a puntino, curando ogni particolare, le partite trasmettendoci quella tranquillità necessaria per fare bene”.
E Falchini è contento di Falchini? “Si. Sento fiducia intorno a me e questo mi fa esprimere al meglio. Ho segnato poco? Non è importante. Si, segnare fa sempre piacere specialmente per un attaccante come me, ma l’importante è che vinca la squadra. Comunque (e giù una risata) la scorsa stagione sono partito al rallentatore per poi segnare con continuità…”