Serie D, Vagaggini “Per la Pianese questo è l’anno zero”

Prosegue la preparazione per la Pianese alla seconda settimana di ritiro. A fare il punto in queste prime sedute di allenamento è il Direttore Generale bianconero Renato Vagaggini. Di seguito le sue dichiarazioni:

“Per la Pianese questo è l’anno zero, perché della squadra che è retrocessa dalla serie C sono rimasti solamente Gagliardi e Simeoni, due giocatori importanti su cui costruire la nuova rosa: la speranza è quella di fare nel giro di due-tre anni una squadra competitiva. Ci sono ancora dei giocatori in prova, prima abbiamo pensato alle quote, ci sono ragazzi in gamba e validi che il mister farà crescere. Quando ho contattato il nostro nuovo tecnico Guido Pagliuca è stato subito determinato e convinto di venire ad allenare la Pianese, ci conosciamo da molto tempo: sia lui che io siamo due persone molto schiette, siamo nati entrambi il 17 febbraio e ci stiamo trovando molto bene. Nella giornata di giovedì abbiamo provveduto ad inviare la domanda di riammissione in serie C, speranze ce ne sono poche, però vediamo nei prossimi giorni cosa succede, anche se sono convinto che non ci saranno grosse novità. Per quanto riguarda questa stagione noi dobbiamo pensare a noi stessi come abbiamo sempre fatto, senza grossi nomi e cercando anche qualche giocatore fuori regione. Se i ragazzi vogliono fare i calciatori devono abitare qua e questo è un vantaggio per la Pianese, perché così il mister ha tutti a disposizione: credo lavoreranno bene per costruire una Pianese importante. Nel corso di questo nuovo campionato incontreremo altre due squadre del territorio senese: il Badesse sta facendo una buona squadra e il Siena che dovrà ripartire da zero e sarà messa peggio di noi. Sono convinto però che una città come Siena se ha le energie giuste, con duemila-tremila abbonati possa risalire tranquillamente tra i professionisti al primo anno. Sul fronte del calciomercato abbiamo ancora dei ragazzi in prova, che a fine preparazione valuteremo con mister Pagliuca. Sicuramente un over per reparto lo dobbiamo prendere, perché è vero che siamo una squadra giovane, però bisogna anche guardare all’ambizione della Società, che come la nostra ha fatto sempre bene. È chiaro che la Pianese non può fare le corse sul Siena, Follonica Gavorrano, Aglianese, San Donato Tavarnelle e Monterosi, squadre che sono partite due mesi prima di noi, tranne il Siena, e hanno preso sul mercato i migliori calciatori in circolazione della zona, giocatori che conosciamo ormai da dieci anni. Se io riesco a indovinare qualche acquisto fuori regione, magari poco conosciuto, ma con lo spirito giusto credo che anche la Pianese la sua parte la farà. Per quanto riguarda il mercato in uscita, Giacomo Benedetti, che ha fatto la prima settimana di ritiro con noi, nei prossimi giorni si accaserà al Pontedera dove ritroverà Catanese. Per noi poter vedere dei ragazzi che hanno fatto parte della Pianese accasati in serie C è motivo di orgoglio e fa piacere che giochino in squadre importanti. Purtroppo alla fine siamo retrocessi, ma nella scorsa stagione ce la siamo giocata alla pari con tutti, costruendo una squadra fatta per lo più da prestiti da Società importanti, guardando prima di tutti al bilancio economico che è più che positivo. Sullo stadio, credo che siano pochissime in Italia le realtà che in nove anni, hanno fatto due volte lo stadio con due manti in erba sintetica e ammodernati. Lo stadio di Piancastagnaio è già quasi omologato per la serie C, purtroppo siamo scesi di categoria, però siamo una Società viva con dei dirigenti seri, che guardano ai bilanci, alle strutture e a tutto. Chi viene qui può vedere che il nostro è un campo di livello superiore rispetto ad alcuni impianti di Lega Pro, la scorsa stagione ho visitato molte strutture fatiscenti a giro. Per fare la serie D avevamo ammodernato lo stadio, è stato ristrutturato anche per la serie C e purtroppo il fattore campo un po’ ci è mancato: se avessimo giocato nel nostro campo e non sempre a Grosseto, sicuramente qualche speranza in più di salvarsi ce l’avremmo avuta. Quando siamo approdati in serie C ho subito richiesto se si sarebbe giocato nel nostro stadio e tutti mi hanno detto di sì, poi purtroppo sono passati diciassette mesi e il campo si sta ultimando solamente adesso. Sono nel mondo del calcio da tanti anni, sicuramente aver raggiunto con la Pianese tante promozioni e arrivati a conquistare la serie C è motivo di orgoglio, però nel calcio le soddisfazioni sono poche perché è un impegno, dispiace essere subito retrocessi al primo anno nel professionismo. Quello di oggi è un calcio che ti impegna tutti i giorni, devi sistemare staff e calciatori trovando loro un alloggio ed è un impegno importante, però hai anche delle gratificazioni nel vedere crescere ragazzi che vanno a giocare in categorie superiori come ne sono passati tanti dalla Pianese: l’aver costruito qualcosa negli anni per noi è motivo di soddisfazione. Non so se questo la gente ce lo riconosce o quello che ha fatto il Presidente Sani, però siamo montagnoli, si va avanti, siamo anche tignosi, perciò non ci fa paura niente”.

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