E’ un addio “col sorriso sulle labbra”. Meditato a lungo, più volte rimandato, stavolta inevitabile. Cristian Prosperi ha lasciato l’incarico direttore sportivo rossoverde.
“Non mi godevo più niente, ero troppo preso dallo stress. Ho avuto troppo sovraccarico tra lavoro, calcio, famiglia: mi ritrovavo sempre al telefono e arrivavo stremato a fine giornata”. La necessità di “Prendermi del tempo per riflettere sul futuro. Essendo un eterno bambino, ho deciso innanzitutto di tornare a tirare due calci al pallone all’Affrico. Poi vedrò cosa fare, se riprendere il lavoro da direttore sportivo oppure magari andare ad allenare i piccoli”.
I due anni di Cristian da direttore sportivo al Grassina coincidono con le più alte soddisfazioni della storia rossoverde:
“Che dire, lascio in un momento strepitoso. In un biennio ci siamo presi un campionato di Eccellenza stravinto e poi abbiamo sorpreso tutti in Serie D con quel terzo posto che senza la pausa Covid probabilmente sarebbe potuto sfociare in qualcosa di più alto. Lascio un gruppo dirigenziale strepitoso, che ringrazio nel suo intero, da Massimo Colucci a Nicola Del Grosso; lascio uno staff tecnico giovane e pieno di amici, a cui faccio un grande in bocca al lupo, così come ai giocatori con cui mi lega un rapporto di profondo affetto. E ringrazio soprattutto il presidente Zepponi, con cui c’è sempre stata grande sintonia”.
Una certezza, al momento, per Prosperi: “Sarò sempre legato a questi colori. Sono emozioni che ti entrano dentro: la vittoria del campionato di Eccellenza è inspiegabile, soprattutto se festeggiata con tifosi meravigliosi come i nostri. Me ne vado col sorriso sulle labbra, senza il minimo rimpianto, consapevole di aver dato tanto e di aver ricevuto moltissimo”.
Anche il presidente Zepponi ha voluto salutare Prosperi: “Una figura educata, capace di coltivare ottimi rapporti con tutti. Abbiamo rispettato la decisione di Cristian, anche se ci è dispiaciuto molto sia sul piano sportivo- vista l’abilità dirigenziale dimostrata in questi due anni- che su quello umano. Sarà sempre il benvenuto qua a Grassina”.