Sul tema Covid e sulla sospensione dell’attività dilettantistica interviene Lorenzo Gallett, ds dell’Antignano.
“Il calcio come molti sport praticati a livello dilettantistico è una valvola di sfogo per ragazzi da 6 a 30 anni. Si proprio così perché per giocare a calcio a questi livelli ci vuole qualcosa dentro, una passione che arde al di là dei rientri economici. In questo difficile momento di pandemia sembra che bloccare lo sport sia la panacea di tutti i mali, senza pensare che poi questi ragazzi troveranno altri modi di aggregazione meno controllati. Far allenare i ragazzi e chiudere le partite della domenica non è una soluzione, Il calcio e lo sport in generale non possono pagare per tutti. Molte società si sono esposte finanziariamente per allinearsi ai protocolli e garantire adeguate misure di sicurezza. Bisogna che le istituzioni si prendamo le loro responsabilità e aiutino a garantire lo sport anche in momenti come questi, non possiamo essere continuamente rimpallati, ci vogliono idee e soluzioni per uscire dal tunnel. Da oggi a marzo è un’ eternità. Il rischio è il tracollo di un sistema sano e socialmente utile come quello sportivo”.