Si è svolta oggi in videoconferenza la riunione delle 36 società di Eccellenza che si sono espresse sulla eventuale ripartenza del campionato. La novità più importante arriva da Roma con la Lega Nazionale Dilettanti, con l’appoggio del presidente federale Gravina, che ha chiesto al Coni e al Governo che il campionato di Eccellenza sia dichiarato di interesse nazionale, equiparandolo di fatto alla serie D, l’unico modo per ripartire e ottenere contributi per effettuare i tamponi. Se così fosse si potrebbero già iniziare gli allenamenti e cominciare a giocare a marzo (altrimenti ad aprile) con la quasi certezza che in Toscana si completerebbe l’intera stagione regolare. Ma veniamo al “questionario” che oggi il Comitato ha fatto compilare alle 36 società. Per la ripresa dell’attività si sono pronunciate in 30 con alcune riserve, mentre sei hanno detto no. Ma quali sarebbero le condizioni che i club chiedono? Sull’apertura degli stadi al pubblico c’è una divisione a metà tra chi la vuole totale e chi parziale. Sul format la maggioranza, di quelle che hanno votato per la ripartenza, si è dichiarata favorevole alla ripresa dalla terza giornata con la sola andata senza turni infrasettimanali e i playoff con formula da decidere successivamente, e c’è chi, una decina, si è espresso per il format normale (andata e ritorno) con turni infrasettimanali o sforamento a luglio. La stragrande maggioranza non vuole retrocessioni, sono in pochi a essere favorevoli a una retrocessione. Ora la palla passa al Consiglio Direttivo della Lnd del 5 febbraio a cui spetta la parola definitiva sulla ripartenza meno in tutta Italia.