Si è tenuta ieri pomeriggio presso il centro sportivo Pazzagli la presentazione della nuova ASD Grassina, la società che nascerà dalla fusione fra Grassina Calcio e Giovani Grassina Belmonte. Un nuovo sodalizio che prenderà il via dal 1 luglio, quando le due società inizieranno la prima stagione inglobate in un’unica realtà, dai colori rossoverdi e dallo stemma tradizionale grassinese, quello del leone. Hanno preso la parola i protagonisti della storica fusione.
Leonardo Guidotti, numero uno del Belmonte, ha ringraziato lo staff dei biancorossi: “Questi sono gli ultimi giorni di vita della nostra società prima dell’inglobazione nel Grassina. Per questo dedico un pensiero e un ringraziamento a volontari, dirigenti, tecnici e giocatori del Belmonte. Adesso iniziamo un nuovo corso ambizioso e desideroso di crescere, imponendosi sul territorio. E allo stesso pronto a richiamare la collaborazione di chi vorrà dare una mano. Serviranno braccia, idee e buona volontà; tutti coloro che vorranno contribuire col loro entusiasmo al nostro nuovo corso saranno i benvenuti”.
È intervenuto poi Tommaso Zepponi, numero uno del Grassina: “Siamo pronti per questo nuovo viaggio, c’è da lanciare il marchio Grassina sul territorio per migliorare le categorie di tutta la filiera. I valori chiave saranno appartenenza e grassinesità: la Prima Squadra diventerà il punto di arrivo di ogni iscritto al vivaio, ricreando quell’atmosfera e quel clima di famiglia che hanno reso grande la società negli anni”.
Infine la parola è passata a Gianni Morrocchi, tornato in rossoverde come responsabile dell’area tecnica dopo le esperienze come giocatore (e capitano) e allenatore della squadra Juniores: “Non credo rimarrò seduto per molto tempo” ha scherzato il nuovo dirigente, “aiuterò la società a crescere con un occhio fra le squadre e la dirigenza. Non sarò un direttore sportivo; in quel ruolo, fra Marco Leo per la prima squadra e Simone Verniani per il settore giovanile, la società è già ampiamente attrezzata. Cosa penso del mio ritorno? Mi sembra quasi di non essermene mai andato”.