Venerdì scorso il Tribunale Federale Territoriale ha inflitto una pesantissima sanzione alla LunigianaPontremolese: 10 punti di penalità da scontarsi nella stagione 2024-25 (inibizione di 8 mesi al presidente Pier Giorgio Aprili e al dirigente accompagnatore Alessandro Barontini; 8 giornate di squalfica al calciatore Mirko Gabrielli e euro 1.000,00 di ammenda). I fatti risalgono alla stagione scorsa quando la Larcianese fece ricorso per la posizione irregolare di Mirko Gabrielli che non aveva mai scontato, scendendo in campo per tutto il girone di andata, una squalifica comminata nell’utima gara del campionato 2022-23. Il giudice sportivo inflisse la sconfitta a tavolino alla LunigianaPontremolese inoltrando gli atti alla Procura Federale.
Di seguito l’intervento del presidente Pier Giorgio Aprili sui canali social della società:
“In merito alla sentenza del Tribunale Federale Territoriale, pubblichiamo la dichiarazione ufficiale del Presidente Piergiorgio Aprili.«Non accettiamo assolutamente questa decisione. Né il sottoscritto, né il Sig Barontini, né la Società, né Gabrielli abbiamo fatto qualcosa di così grave per ricevere una punizione così severa, per non dire esagerata, e questo a detta di tutti gli addetti ai lavori.Queste sono squalifiche che non sono mai state inflitte prima, nemmeno per casi accertati più gravi e violenti! Noi abbiamo commesso un errore e abbiamo già pagato la scorsa stagione con un ammenda, la squalifica del giocatore e 3 punti persi a tavolino che hanno condizionato in negativo il nostro campionato. Questo è troppo. C’è un sistema che evidentemente si basa su regole completamente sbagliate e non eque. E quindi andremo avanti senza nessun patteggiamento col Tribunale Federale, e se non bastasse andremo avanti chiedendo anche l’attenzione dei media e del Governo. Questo è quello che attueremo. Per noi e per tutti coloro che potrebbero trovarsi nella nostra stessa situazione.Non sono minacce, ma sono legittime considerazioni di chi si sente preso in giro, e che offendono tutto il movimento dilettantistico che vive sul volontariato. Da adesso in avanti faremo anche delle valutazioni diverse, soprattutto perché troppe cose che sono accadute nel corso della stagione ci hanno fatto capire che non siamo molto graditi in Toscana, probabilmente perché come Società ci troviamo ai confini estremi con la Liguria e l’Emilia. Abbiamo raccolto un dossier con tutte le situazioni registrate negli ultimi anni, ed è evidente che nessuno in Toscana è mai stato trattato come noi. È triste, soprattutto per tutti i sacrifici e gli investimenti fatti in tutti questi anni, per il nostro territorio e per i nostri ragazzi, e proprio per questo noi non ci arrenderemo”.
Piergiorgio Aprili