Al fine di fugare ogni dubbio e informare le Società in maniera chiara e trasparente su quanto al momento previsto dai protocolli governativi e federali vigenti in merito alla possibilità di utilizzo degli spogliatoi e delle docce, si ritiene necessario rappresentare la situazione attuale attraverso alcune precisazioni.
– Il Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio ha emanato in data 1° giugno le Linee Guida per l’organizzazione di eventi e competizioni sportive.
In tale documento (pag. 10) viene autorizzato l’uso degli spogliatoi e delle docce con una serie di prescrizioni, salvo però diverse disposizioni normative più restrittive.
Per opportuna conoscenza si riporta in forma integrale il suddetto comma esposto a pag. 10:
“salvo diverse esplicite disposizioni normative di ordine più restrittivo. In ogni caso sarà necessario organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e nelle docce in modo da assicurare il distanziamento interpersonale (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate) o separare le postazioni con apposite barriere.
Per quanto riguarda l’uso delle docce, si sottolinea ulteriormente l’importanza del ricambio d’aria e della pulizia e disinfezione che deve essere garantita regolarmente nel corso della giornata.
Oltre alle particolari disposizioni di igiene e sicurezza che dovranno essere disposte per l’utilizzo, ove consentito, di spogliatoi, docce e servizi igienici, per i quali gli operatori del centro sportivo dovranno prevedere l’accesso contingentato, sarà necessario evitare l’uso di applicativi comuni, quali asciugacapelli, ecc.… che al bisogno dovranno essere portati da casa.
È necessario organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi in modo da assicurare il distanziamento di almeno 1 metro, fermo restando l’obbligo di indossare la mascherina. Tali spazi dovranno essere sottoposti a procedure di pulizia e sanificazione costante, con l’utilizzo di prodotti disinfettanti, in relazione al numero di persone e ai turni di accesso a detti spazi.”
– Il protocollo della FIGC, emanato in data anteriore al 1° giugno contiene, però, disposizioni normative più restrittive.
In tale contesto in cui possono venire a crearsi facilmente legittime incomprensioni si è immediatamente inserito il Presidente del Comitato Regionale Toscana Paolo Mangini chiedendo un tempestivo chiarimento in merito:
“Nella giornata di giovedì ho sollecitato personalmente il Prof. Tranquilli medico fiduciario della Lega Nazionale Dilettanti e la Federazione tramite il Settore Giovanile e Scolastico affinchè si provveda quanto prima, primi giorni della settimana, alla modifica del protocollo nel senso indicato dalle linee guida governative. In questo caso la velocità con cui si deve intervenire è fondamentale per l’attività delle nostre Società”.