Il girone E di Serie D è terminato con il secondo posto per il Follonica Gavorrano. La stagione non è ancora conclusa, con i playoff e soprattutto la doppia finale di Coppa Italia tutti da vivere, ma per il direttore generale Renato Vagaggini è tempo di fare il punto della situazione a meno di un mese dalla fine dell’annata.
«In campionato ha vinto la squadra che è rimasta più in testa alla classifica rispetto alle altre – sottolinea il diggì biancorossoblù – Onore dunque ai vincitori. Se comunque andiamo ad analizzare l’andamento della stagione, nelle prime cinque partite abbiamo fatto 7 punti e loro 12, mentre nelle ultime sei partite loro hanno fatto 13 punti e noi 9. Nella parte centrale del campionato abbiamo dunque fatto più punti noi, ma queste sono analisi che lasciano il tempo che trovano. C’è da dire che al primo e al secondo posto sono arrivate le società migliori. Questo esito per me non è stato una sorpresa, perché si tratta di società solide che hanno sempre lottato per i vertici. Non reputo sorprese nemmeno quello che hanno fatto Tau e Seravezza, perché anche loro sono società importanti».
La stagione però, appunto, non è ancora conclusa. «I playoff ci servono più che altro per preparare la finale di Coppa Italia – spiega Vagaggini – Sarà importante mantenere il ritmo partita, considerando anche che il Trapani avrà le poule scudetto. Vogliamo arrivare al doppio appuntamento nel migliore dei modi, è il primo obiettivo della società. L’estate scorsa abbiamo costruito una rosa importante per affrontare i due impegni. Sappiamo di giocare contro una squadra che in campionato su 34 partite ne ha vinte 30 e pareggiate 4, ce la metteremo tutta per portare a casa un trofeo che mai nessuno ha vinto per due volte».
Pensando invece un po’ al futuro in vista della prossima stagione, grande attenzione sarà rivolta al settore giovanile. «Stiamo lavorando per sviluppare le Giovanili – conclude Vagaggini – su cui punteremo molto assieme all’Empoli. Inoltre il prossimo anno in Serie D cambierà il regolamento, con tre quote in campo al posto delle quattro della stagione in corso. Saranno un 2006, un 2005 e un 2004. Con le tre quote cambierà qualcosa per le società a livello di costi perché gli over, in genere, costano più dei giovani. Comunque sono convinto che debba giocare chi è bravo».