Sul proprio profilo Facebook il Porta Romana ha emesso un comunicato che riportiamo.
Con grande sorpresa abbiamo preso visione delle decisioni del Giudice Sportivo pubblicate sul Comunicato Ufficiale n. 43.
Il dispositivo – per la gravità delle sanzioni inflitte ai nostri tesserati, ma soprattutto per le motivazioni addotte – risulta del tutto disallineato con la nostra percezione di quanto accaduto domenica pomeriggio nel corso della partita contro le Badesse. Per quanto potuto osservato in presa diretta allo stadio, e per quanto rivisto successivamente nell’ampia sintesi video realizzata da Tv Prato, ci saremmo aspettati una giornata di squalifica per tutti e tre i nostri giocatori espulsi (tutti per doppia ammonizione).
Rispettiamo, beninteso, le decisioni degli arbitri e dei Giudici Sportivi. E quando un nostro tesserato eccede nei suoi comportamenti, è giusto che sia opportunamente sanzionato. Ma le sanzioni devono essere sempre commisurate ai fatti e al contesto della partita.
Stupisce in particolare la lunga squalifica a tempo inflitta al calciatore Matteo Spinelli, che appare sproporzionata anche rispetto a sanzioni comminate recentemente nella stessa categoria per situazioni ben più plateali, con calciatori venuti a contatto fisicamente con il direttore di gara. Per quanto accaduto domenica non ci sentiamo di condannare Spinelli, rinnovandogli la nostra stima per l’impegno e la passione con cui insegue il sogno di ritornare nel calcio che conta. Avremo comunque la possibilità di far valere le ragioni della società e del calciatore in sede di ricorso.
I fatti di domenica seguono peraltro quelli di sabato pomeriggio, quando la nostra squadra Juniores d’élite impegnata contro la Sestese è stata costretta in 10 per quasi tutta la gara (come all’andata, evidentemente con loro non siamo fortunati). Il Giudice Sportivo ha decretato squalifiche e una multa di 180 euro per “contegno minaccioso ed offensivo”, che appare veramente difficile da comprendere.
Non è stato un week-end fortunato, diciamo così. Ma il Porta Romana non si piega, la nostra storia ci insegna che nelle difficoltà occorre serrare le fila per ripartire con ancora più slancio e motivazione verso i nostri obiettivi. Forza arancioneri! Avanti orange!